Relazione da Presidente del Consiglio al Congresso di Bari (Teatro Petruzzelli)

Congresso Nazionale di Bari

Buonasera a tutti e Buon congresso.

Un anno fa …. (foto del Congresso di Roma) abbiamo cominciato la nostra cavalcata, abbiamo cominciato a lavorare per il multidistretto 108 con estremo orgoglio, con estrema forza, con estrema soddisfazione.

Questo è il gruppo di Lion (foto del primo consiglio dei Governatori di Roma) che mi ha consentito di poter rappresentare i Lions Italiani, questo è lo staff e queste sono le persone. Purtroppo due di loro sono assenti perché stanno attraversando un momento di difficoltà, vi prego di rivolgere loro un applauso ed un augurio di pronta guarigione e di buona vita.

Userò stasera delle slide che conterranno pochissime parole, ma tante immagini, come direbbe il nostro direttore della rivista Sirio, una fotorelazione, ma le parole pesano e lasciano un segno vivo e qualificante: la prima è:

TESTIMONIANZA.

Questa è la parola che più ha guidato, noi, la nostra squadra, il nostro gruppo.

Testimonianza intesa come esempio. Testimoniare la nostra fedeltà al Lionismo, testimoniare la nostra onestà nel lavoro, che non esclude sbagli o errori, ma sicuramente mette al primo posto l’amore, la passione e l’emozione di essere Lion.

Al passaggio delle Bandiere oggi ho pianto. La tensione e l’emozione hanno vinto in me,  oggi ho ascoltato, dette da non Lion, ma rivolte a noi, parole meravigliose come patriottismo, senso d’appartenenza, orgoglio. Mi sono commosso rivedendomi in quel mondo che, da sedicenne, frequentavo dove era dominante il concetto di spirito di e di senso civico, un mondo che ci imponeva una partecipazione attiva e profonda che dava  senso alla nostra vita emozionandoci ed appassionandoci fino al limite della vita stessa.

Questo è quello che ho cercato di portare quest’anno nel nostro lavoro, convinto che se vogliamo essere testimoni del nostro essere Lion, se vogliamo portare la testimonianza del nostro fare, dobbiamo considerare quello che facciamo come un’attività di lavoro nella profondità del termine lavoro. Il primo e grande impegno che accompagna l’uomo.

Abbiamo lavorato quindi, cercando di sensibilizzare la gente che ci circonda a testimonianza di quello che Melvin Jones diceva più di cento anni fa…

Le immagini (foto dei convegni di Sight for Kids) dimostrano qualche esempio di quanto abbiamo fatto per informare e sensibilizzare il mondo che vive intorno a noi.

Il progetto Sight for Kids, un progetto che vede i Lions del mondo impegnati da anni e che quest’anno ci ha visto presenti con tre convegni che abbiamo portato in tutta l’Italia (Altamura, Forlì e Bergamo).

Ma non solo (foto Alert a Napoli e Catania)… i convegni su Alert, allo scopo di sensibilizzare la prevenzione per le catastrofi.

Prevenzione, essere educatori laddove le risorse territoriali non riescono più ad intervenire.

Ma abbiamo altresì organizzato, grandi convegni su temi importanti come le immagini testimoniano, Napoli con la Vice Presidente Internazionale con per tema lo sviluppo della Membership, Torino a ricordare il nostro impegno per lo Sport.

Ed altri ed altri ancora (scorrono altre foto di convegni).

Questa è la stata la nostra testimonianza portata all’interno del Multidistretto.

Essere presenti non solo con le intenzioni, ma anche col nostro corpo, farci toccare, farci odorare, sentire e far sentire che il Multidistretto è al servizio di tutti i Lions italiani, al loro fianco, essere i loro occhi e le loro orecchie. Ascoltare e far ascoltare cercando di affrontare i problemi e non aggirarli, per metterci in discussione, per permettere a tutti i Lions di farsi sentire parte delle strutture, al fine di essere realmente quella rete Lions che avvolge il mondo. Annullare le distanze, convinti che esistono strutture, non esistono piramidi, siamo Lions fra Lions, con responsabilità diverse certo, ma con lo stesso unico sentimento di passione ed amore per la nostra Associazione.

Ed ecco la novità di quest’anno: gli Speciality Club, il percorso nuovo che all’inizio appariva di difficile comprensione, ma poi, grazie al lavoro della squadra che c’è dietro, ha preso corpo e dimensione.

Io amo  chiamarli Speciality, non mi piace il termine “di scopo”, preferisco definirli obiettivi speciali, obiettivi comuni, obiettivi che vanno al di là del territorio, con essi non abbiamo più bisogno di chiuderci all’interno di uno spazio definito, imporci dei limiti che non dobbiamo e non possiamo più avere. Noi siamo Lions, siamo al servizio delle comunità e dobbiamo sentirci profondamente aperti al mondo che ci circonda con obiettivi chiari e condivisi in coerenza con quel concetto di rete che deve avvolgere il mondo e che si chiama Lions Clubs International.

Questi sono alcuni esempi (la foto di alcuni dei nuovi Speciality Club). Questi nuovi Club ci stanno portando ad un incremento soci che non avveniva da dieci anni. Quest’anno stiamo uscendo dal guscio, l’anno prossimo sarà importante consolidare la crescita e far capire a questi nuovi soci Lion la fortuna che hanno avuto nell’ entrare in un mondo stupendo dove si può ancora parlare di valori, di etica e di scopi. Questa è la nostra grande ricchezza, siamone consapevoli e grati alla nostra Associazione che ci consente di appartenere ad un mondo dove è ancora possibile coltivare emozioni, passione e gioia del fare.

Ma per poter capire fino in fondo le nostre opportunità ci vuole formazione, ci vogliono Lions capaci, Lions che sappiano portare al di fuori di noi e della nostra associazione il messaggio che abbiamo ricevuto e quest’anno anche qui abbiamo dato veramente una spinta in avanti notevole (foto dei corsi di formazione).

Siamo la rete di formatori più grande d’Europa, ma dobbiamo ancora ulteriormente crescere la voglia di essere Lion sempre più consapevoli di cosa vuol dire fare il Lions ed esserne sempre più orgogliosi, per il bene delle società e del mondo in cui viviamo.

Quest’anno abbiamo cercato di dare una particolare spinta al Lion’s Day (foto) cercando di presentarci con le nostre giacche Gialle in un unico grande ideale palcoscenico costituito dalle nostre piazze, sul nostro territorio, per far vedere a tutti quel che facciamo e possiamo fare. Ne abbiamo ricavata l’ennesima dimostrazione di quanto la gente crede in noi, ci stima e di quanto essa abbia bisogno dei Lions. La testimonianza ricevuta è stata forte (ulteriore conferma della grande considerazione che le comunità hanno di noi, a parziale contrasto di quanto, a volte, pensiamo di noi stessi).

I nostri impegni internazionali: la visita del il Presidente Internazionale (foto) Nella quale abbiamo presentato le attività del MD 108 confermando la nostra Internazionalità.

Ma dove noi membri del consiglio presenti ci siamo sentiti Lions impotenti di fronte a tanta distruzione, colpiti nel nostro intimo  da un profondo senso di frustrazione. di impotenza di di fronte a dolore e rassegnazione di gente fiera e combattiva, è stata l’esperienza della visita alle zone dell’Italia Centrale colpite del terremoto del 2016.

Mai come quel giorno ci siamo sentiti più inutili e impotenti, ma fortemente uniti come Consiglio dei Governatori, uniti in un comune senso di colpa perché la devastazione che era intorno a noi era talmente grande e pazzescamente assurda che ci ha impedito anche il solo pensare di cosa si poteva fare di più queste zone (scorrono le immagini di Amatrice e Arquata del Tronto).

Questo zone sono ancora così dopo due anni, non per colpa di deficienze o quant’altro, ma perché la terra trema ancora e mille difficoltà ambientali hanno impedito di poter anche solo decidere come ricostruire.

Ma noi siamo Lions, dobbiamo andare oltre, quì c’è ancora gente che non sa se avrà un futuro. Quì c’è gente che a mala pena è riuscita a portar via le macerie evidenziando dolorosamente le ferite che ci sono sotto.

Una cultura contadina distrutta, spazzata via scivolata a valle, come ci facevano notare i tecnici che ci accompagnavano.  Qui c’è gente che ha bisogno di noi, ha bisogno del nostro cuore, ha bisogno di non sentirsi sola e non sentirsi isolata!

L’espressone delle nostre facce (foto intervista ad Arquata) dice tutto di come ci sentivamo e ci siamo sentiti tutti.

Dai Sindaci abbiamo ricevuto solo attestati di stima e scuse, tante scuse, per quello che, prima di averci visto operare, pensavano che fossimo: persone tese unicamente a riunirsi solo per il proprio piacere. I Distretti ed i Club locali stanno operando e stanno tenendo viva la presenza dei Lions in queste terre.

Ma c’è ancora tanto da fare! ….. ed eccoci tutti, DG e LCIF (foto) affacciati sul terreno che ospiterà il Borgo dell’Amicizia ad Arquata del Tronto, stanchi nel mezzo di una giornata che è cominciata alle sei del mattino e si è conclusa alle nove di sera, stanchi non solo per la fatica, ma anche e soprattutto colpiti nel profondo da quello che avevamo vissuto.

Eccoci qua davanti alla tenda struttura regalata dai Leo (foto) che attualmente ospita la sede della Regione, a testimoniare la presenza dei Lions e dei Leo ed a testimoniare la piena solidarietà a questo territorio.

 

I Leo appunto…….eccoci (foto) il giorno dopo ospiti della loro Multidistrettuale a Napoli.

I Leo….impariamo da loro!

Loro ogni anno si rimettono in discussione, essi riescono ad unire le forze di tre generazioni unite in un’unica struttura!

Ci è stato ricordato che la nostra età media è di sessantadue anni e mezzo. Forse perché chiudiamo le porte ad altre fasce di età? Forse perché non siamo più appetibili per i quarantenni, che rappresentano da sempre la nostra forza?

Lascio a voi le risposte.

I nostri Club devono essere aperti, dobbiamo accettare l’innovazione confrontandoci con i soci, ascoltandoli, come possiamo ascoltare quello che le comunità ci chiedono, come possiamo ascoltare il silenzio delle persone che soffrono, il silenzio dei ragazzi che hanno non hanno un lavoro davanti, che vengono scelti dal lavoro ed ai quali non è consentito scegliere il lavoro che meglio si addice alle proprie capacità. Come possiamo ascoltare tutto questo se non ci ascoltiamo fra noi, se non ci fermiamo ogni tanto ad ascoltare e capire chi ha bisogno dei Lions?

I Leo coprono un arco di vita che vai dodici ai trent’anni e non si fanno paura nè scrupolo di inserire al loro interno e ogni anno quindicenni o sedicenni, sicuri di poter amalgamare tutti col lavoro ed il servizio

Si discuteva durante un direttivo del mio Club di come si poteva inserire e “testare” un aspirante socio, il Presidente del Leo Club presente intervenendo ci ricordava che i Leo  “scelgono” i loro aspiranti invitandoli e coinvolgendoli nelle loro attività, imitiamoli invitando i nostri futuri soci e lavorare con noi in giacca gialla la nostra Testomianza di chi siamo, sapranno da subito chi siamo.

La testimonianza comporta una buona Comunicazione e questo è un esempio (foto): la pagina pubblicata da Repubblica per il centro Italia (foto) che evidenzia il “fare” del MD108.

Il FARE questo è quello che la gente vuole da noi e noi Facciamo tanto e bene.

Comunicare quindi quello siamo e che vogliamo, perche noi siamo:

VOLONTARI DEDICATI AL SERVIZIO

Volontari, gente che non si pone limiti, che va oltre seguendo istinto e passione. Mai imporre ai volontari vincoli, i volontari vanno guidati, ma mai bloccati.

Tutti noi abbiamo bisogno della loro fantasia, della loro passione, della loro gioia e del loro modo di vivere. Ritengo infatti che trasformare il volontariato in qualcosa di diverso, in una risorsa valutabile sia deterrente per tutti noi.

Abbiamo bisogno di uomini Liberi, senza condizionamenti e senza vincoli, che rispondano solo e soltanto agli obiettivi che l’Associazione ci chiede: il Servizio.

Obiettivi sui quale tutti noi abbiamo giurato.

Dobbiamo quindi sentirci definitivamente volontari dedicati al servizio.

PARTECIPAZIONE – TRASPARENZA – RESPONSABILITA’

Ma il futuro, quel LCI Forward che il Direttore Castellana, molto più professionalmente di me, ci ha spiegato richiede dei Lions attivi, dei Lions professionalmente preparati, dei Lions partecipi, trasparenti e responsabili, su questo dobbiamo impegnarci.

L’Associazione ha bisogno di questo solo così potremo raggiungere quella continuità del Servizio che può fare la differenza sul territorio.

Condividere i nostri percorsi, lavorare insieme, presente, passato e futuro nella convinzione che quello che io ho iniziato potrà essere portarlo a compimento da colui che verrà dopo, solo così si potranno perseguire programmi ambiziosi degni del Lions Clubs International.

Se veramente amiamo il nostro mondo questo dovrà essere il nostro percorso, condividere, non imporre, condividere non ingelosirsi, consapevoli che:

LA CONTINUITA’ NON E’ NEGLI UOMINI,

MA NELLE IDEE

L’ultima immagine vuole essere un omaggio a quei Lions che mi hanno consentito quest’anno di poter dire e fare queste cose.

Invito quindi i Governatori 2017-2018 ad alzarsi per essere ringraziati per l’impegno e la passione dimostrata con quell’applauso che nel mio cuore è presente dall’inizio dell’anno.

GRAZIE

PRESENTAZIONE CONGRESSO BARI

 

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