GMT-GMA
Nuovi soci, soci nuovi o nuovi Club?
Mi rivolgo ai miei dieci lettori (ammesso che siano ancora tali) chiedendo loro se abbiano la mia stessa sensazione di chiuso e di muffa e se emerga sempre più forte la voglia di aprire le finestre per fare entrare aria nuova!
A parte la qualità dell’aria esterna (?!?!), la voglia di un capodanno in ritardo emerge forte….ancora slide…ancora “il parlare in pubblico”…ancora “i tavoli di pensiero”…. intendiamoci nulla di trascendentale, anzi, ma se si guarda con coraggio anagrafe e numero sempre calante dei soci, forse sarebbe opportuno e necessario sviluppare un analisi più concreta e realistica.
Che tipo di soci vogliamo nei Club? Veri volontari dedicati al servizio ed al bene dei meno fortunati o amici che ci rendano più allegre le serate parlando di …. donne e motori…?
Perché, se è vero che non si può non comunicare, inevitabilmente noi attrarremmo sempre e soltanto le persone che “ci vanno bene”.
La nostra meravigliosa teoria tracciata dall’Etica, dagli Scopi, dalla Missione e dalla Visione, se non viene tradotta e accompagnata dalla pratica rischia di diventare inevitabilmente il tradimento di quanto il nostro fondatore ci ha lasciato.
Non bastano più nuovi soci che abbiano come prima caratteristica l’essere dei buoni pagatori di quota, ma, se vogliamo incidere sui territori in nome di quella sussidiarietà che la nostra Costituzione invoca, abbiamo bisogno di SOCI NUOVI!
Le condizioni storiche e le sfide, ambientali e sociali della nostra vita odierna rendono, a mio avviso, sempre più necessario ed imperativo aprire il nostro mondo a Club nuovi che abbiano nelle corde, oltre che negli scopi, il concetto di volontariato attivo e mirato al concreto, in rete con le altre associazioni di settore, non per esibire medaglie, ma per mirare all’eccellenza del servizio sempre e comunque.
Ai nostri Club storici che non avranno la forza di un rinnovamento sempre più urgente, “resterà” l’altissimo compito della conservazione della memoria di chi sono stati e saranno sempre i Lions, favorendo e non intralciando con patetici motivi di falsa conservazione la nascita di questi nuovi sodalizi.
Nell’era dell’ intelligenza digitale e della robotica, ma altresì della disinformazione fatta padrona, delle lauree da bar sport, ad associazioni come la nostra è demandata la conservazione della Storia, dei Valori e dell’Etica per i giovani e coi giovani.
Questo era ed è sempre stato lo spirito dei nostri padri fondatori.
Abbiamo esempi ovunque di come i nostri Club sanno da soli conservare la giusta direzione seguiamoli e aiutiamoli con entusiasmo a lavorare meglio.
E’ ai Club nuovi che si potrà e si dovrà rivolgere l’attenzione per usufruire dei benefici che un Terzo Settore che, fra mille difficoltà, sta tracciando la sua nuova strada, potrà offrire. Essi potranno nascere con la giusta struttura professionale per gestire un mondo di assistenza che sta nascendo ed al quale dovremo inevitabilmente sempre più rivolgerci.
E’ dal grande cuore Lions che deve partire lo spirito di servizio che ci ha da sempre contraddistinto, dobbiamo insomma, come in altra parte della rivista troverete: crescere in umanità!
“Bisogna imparare a farsi da parte al momento opportuno”
Papa Francesco